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30 Ottobre 2018
L’Unione Europea si è impegnata, con l’adozione del protocollo di Kyoto, a ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 entro il 2020. Per raggiungere questo obiettivo nel 2009 è stata introdotta la Direttiva ErP 2009/125/EC (Energy related Products Directive), anche chiamata Direttiva Ecodesign, che ha lo scopo di fissare un quadro per l’elaborazione di specifiche comunitarie per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia, nell’intento di garantire la libera circolazione di tali prodotti nel mercato interno. Da questa normativa sono discesi il regolamento 327/2011 relativo ai ventilatori elettrici ed ai criteri minimi di efficienza energetica che questi devono avere, nonché i due regolamenti UE 1253 ed UE 1254 del 2014 che stabiliscono i criteri per l’etichettatura energetica di tutte le unità ventilanti dotate di motori con assorbimento superiore ai 30 W per ogni flusso d’aria.
La Direttiva è entrata in vigore per tutti gli stati membri della UE in due step successivi di applicazione, uno nel 2016 ed uno nel 2018, e coinvolge tutti gli operatori del settore e i costruttori di impianti; si riferisce ai prodotti che sono costruiti nell’area economica europea e a quelli importati da altri paesi, mentre i prodotti per l’export fuori dall’Europa non ne sono al momento interessati.
Dopo l’introduzione del regolamento 1253/2014 e 1254/2014, dal 1° Gennaio 2016 è permesso vendere unità di Ventilazione nella Comunità Europea solo se rispettano i nuovi requisiti.
Ecco i requisiti specifici dettati dalla Direttiva Ecodesign per quanto riguarda le unità di ventilazione non residenziale:
Per quanto riguarda, invece, le unità di ventilazione residenziale, la Direttiva ErP stabilisce che:
I regolamenti europei si prefiggono innanzitutto di essere un aiuto per il progettista nella scelta di prodotti adatti allo scopo per cui l’impianto viene concepito. Ventilanti e recuperatori di calore sono il cuore di questi impianti ed una scelta precisa e consapevole di un prodotto adeguato, nonché la possibilità di comparare prodotti differenti su una base comune e con dati certi e ben identificabili, aiuta notevolmente a fare progressi nella direzione della riduzione dei consumi energetici e del comfort degli edifici.