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Ogni quanto deve avvenire un ricambio d'aria?

  • Ogni quanto deve avvenire un ricambio d'aria?

12 Luglio 2023

Che cosa si intende davvero con ricambio dell'aria? E ogni quanto c'è bisogno di farlo per mantenere la salubrità delle stanze? Scopriamo la risposta a queste domande e le conseguenze negative di un mancato arieggiamento.

In un ambiente chiuso, l’aria dopo un po’ viene inevitabilmente influenzata da fattori biologici e chimici che ne alterano la qualità e rischiano a lungo andare di renderla poco salubre, se non addirittura dannosa.

Per questo il ricambio d’aria è qualcosa che non deve essere sottovalutato, né negli ambienti pubblici né in quelli privati, in quanto fondamentale a eliminare eccesso di anidride carbonica, umidità e potenziali fattori inquinanti che possono essere nocivi alla salute umana.

 

Cosa si intende per ricambio dell’aria?

Quando si parla di ricambio d’aria, nello specifico, si fa riferimento al rapporto che c’è tra aria fresca introdotta da un’adeguata ventilazione e il volume totale di quella presente nell’ambiente, calcolato in un certo intervallo di tempo.

Vige una normativa in merito, la UNI 10339, che regolamenta proprio l’aspetto dell’areazione dei locali, in particolare all’interno degli ambienti di lavoro, e fornisce una classificazione e una definizione di quali sono i requisiti minimi.

Secondo tale norma, tutti i sistemi di ricambio devono garantire l'apporto di aria esterna, il cui volume varia in base all'uso destinato agli ambienti, nonché il filtraggio sia di quella esterna che in ricircolo.

Assicurare un adeguato ricircolo rappresenta perciò un aspetto fondamentale per creare un ambiente sano e confortevole, sia per il benessere delle persone che per la salvaguardia della qualità dell'aria che respiriamo.

 

Ricambio d’aria insufficiente: quali sono le conseguenze

Il ricambio dell’aria è fondamentale per garantire la salubrità degli ambienti, eliminando sostanze potenzialmente dannose presenti che ristagnano al loro interno e che possono proliferare.

In particolare, una delle conseguenze peggiori è data dalla presenza della muffa: si tratta di un fungo che si sviluppa principalmente in ambienti umidi e scarsamente ventilati.

Questo perché la mancanza di un adeguato ricircolo favorisce l'accumulo di umidità e condensa sulle superfici, creando un ambiente ideale per la sua crescita. La muffa può poi diffondersi rapidamente, rilasciando spore nell'aria che possono essere inalate dalle persone.

L'esposizione a questo fungo può causare una serie di problemi di salute, tra cui allergie, irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie, tosse, starnuti o addirittura, nei casi più gravi, alcune patologie respiratorie particolarmente pericolose.

 

Ogni quanto è consigliato fare un ricambio d’aria

Per garantire una corretta aerazione degli ambienti non è necessario tenere costantemente le finestre aperte, ma è sufficiente seguire alcune linee guida per far sì che il ricambio avvenga quando necessario e duri il tempo corretto a garantire un ambiente salubre.

Di solito, è sufficiente aprire tutte le finestre contemporaneamente (così da aumentare la circolazione) anche solo 10 minuti ogni 4-6 ore. Il momento migliore della giornata per farlo è al mattino, perché in quel momento l’aria sarà meno carica d’inquinamento rispetto al resto del giorno, e quindi più sana.

Anche per gli uffici vige la stessa regola e, anzi, è raccomandato procedere al ricambio d’aria con anche maggior frequenza, in quanto solitamente questi ambienti ospitano più persone contemporaneamente e rischiano di essere anche maggiormente inquinati dalla presenza dei fumi delle stampanti.  

 

La Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) a sostegno della qualità dell’aria

Se da una parte è consigliato aprire spesso le finestre e garantire una corretta aerazione, d’altra parte è suggerito anche di non esagerare per evitare di alterare eccessivamente la temperatura all’interno della stanza e rischiare così di consumare troppa energia per gli impianti di riscaldamento o raffreddamento.

Oltretutto, in alcuni ambienti può non essere possibile aprire le finestre con questa frequenza o possono essere persino del tutto sprovvisti. In tutti questi casi, la Ventilazione Meccanica Controllata si rivela essere la soluzione definitiva.

Questo sistema assicura infatti un costante ricambio d’aria con un lavoro di purificazione, tutto a un basso consumo energetico. Inoltre, è un sistema facile da installare, silenzioso e adatto a qualsiasi ambiente.

Utilizzare un sistema VMC evita di dover aprire le finestre e riduce così il rischio di dispersione energetica, offrendo una soluzione estremamente efficiente.

Per saperne di più in merito è possibile contattarci tramite i recapiti riportati nella nostra pagina contatti.

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